Eyes Wide Shut, un thriller da vedere a Natale

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Tom Cruise in una scena del film.

Se non amate particolarmente il periodo natalizio, ma non siete comunque del tutto un grinch e preferite restare a casa al calduccio piuttosto che uscire, “Eyes Wide Shut” è il film che fa per voi. Elegante, barocco, ambientato in una fredda New York (anche se in realtà è stato girato a Londra) di fine anni Novanta addobbata per le feste. Armatevi solo di calde coperte e tanta pazienza perché il film scorre lento per due ore e mezza.
Si ispira al romanzo “Doppio sogno” di Arthur Schnitzler l’ultima fatica di Kubrick: dedica due anni alla stesura della sceneggiatura, un anno e mezzo di serratissime riprese e un altro anno di post produzione, ma non vedrà mai apparire in sala il suo lavoro in quanto morto a fine montaggio.
Alice e Bill sono una coppia felicemente sposata, giovane e borghese. L’intreccio ha inizio con la donna che confessa al marito di averlo quasi tradito in passato, così lui mette in discussione il modo in cui ha sempre visto la consorte finendo per cacciarsi nei guai: dapprima si fa adescare da una prostituta, senza però consumare il tradimento, e poi si imbuca a una festa orgiastica clandestina in maschera.
Citato in una battuta, il thriller prende anche dall’“Ars amatoria” di Ovidio, oltre che dalla psicologia di Jung e Freud, contemporaneo e conterraneo di Schnitzler. Il tema del sesso è centrale: per la donna è l’unico atto di rivalsa in cui solo gli uomini hanno potere. Le diverse scene di nudo di Nicole Kidman, che interpreta Alice, sono in funzione di questo continuo affermare della donna la sua autonomia di scelta e di pensiero che, come vediamo, riesce a mettere in crisi l’equilibrio psichico dell’uomo. La coppia Kidman-Cruise (Tom, ovvero Bill), all’epoca ancora sposata e al picco delle rispettive carriere, ci regala una performance indimenticabile.
Grazie alla fotografia di Kubrick, le luci di Natale, degli alberi nelle case e uffici e per le strade, non nascondono completamente l’atmosfera tetra della città, ma possono distrarre voi dal delirio di regali e pranzi di Natale.

Sofia Fasano

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