Con la morte del dittatore Francisco Franco e la transizione democratica, diverse regioni della Spagna intrapresero un processo per l’autonomia. Per l’Andalusia tutto ebbe inizio con l’organizzazione di manifestazioni in tutte le città principali a cui la popolazione partecipò in massa. In particolare a Malaga il 4 dicembre 1977 la protesta finì nel sangue quando un operaio, Manuel José García Caparrós, fu ucciso con un colpo di pistola. Questo evento tragico sensibilizzò a tal punto che in Andalusia fu indetto un referendum per il 28 febbraio 1980 rendendo, grazie al diritto di voto, la regione in grado di autogovernarsi. Si parla di nazionalità storica. Infatti, l’Andalusia fu l’unica delle regioni in via di processo autonomo ad avere per questa causa una specifica fonte di legittimità secondo il governo spagnolo. Così, a partire da un anno più tardi, lo Statuto di Autonomia entrò in vigore e costituisce adesso, dopo la costituzione, la norma più importante della comunità andalusa.
Oggi questo giorno viene ricordato e celebrato in tutta la regione: ai balconi e nei tipici “patios” si appendono le bandiere verde e bianche, si organizzano commemorazioni e nelle scuole si suona l’inno dell’Andalusia con il flauto.
Sofia Fasano