Dòppe la vennégne: penzìire è arrecùrde.
Dopo la vendemmia: pensieri e ricordi
di Luigi Lafranceschina
Edizioni Dal Sud, 202
Dovremmo inchinarci davanti alla maestria di Luigi Lafranceschina, poeta pugliese che con la sua penna intinge nella memoria e ci regala versi intrisi di vita vissuta, di nostalgia e di amore per la sua terra. La sua poesia, scritta nella lingua materna, il dialetto, diventa una chiave preziosa per aprire le porte di un mondo contadino ormai scomparso, ma che vive vivido nei suoi ricordi di bambino. La sua scrittura dialettale non è solo un vezzo nostalgico, ma una scelta consapevole che gli permette di esprimere la sua poetica con una profondità e una autenticità ineguagliabili. Il dialetto diventa la lingua dell’anima, capace di cogliere le sfumature più delicate del sentimento e di dare voce a una cultura che rischia di essere dimenticata.
La semplicità diviene sublime nelle sue liriche, dove la forza evocativa delle parole dipingono immagini vivide e immediate, trasportandoci in un mondo rurale fatto di gesti semplici, profumi intensi e sapori autentici. La poesia di Lafranceschina è un viaggio sensoriale che ci permette di rivivere con nostalgia le atmosfere di un tempo passato. Le feste, le piante, le tradizioni, gli affetti familiari: tutto si dipana in un racconto poetico che commuove e incanta.
Non solo ricordi idilliaci, ma anche una lucida analisi delle durezze e delle contraddizioni della vita contadina. Lafranceschina non teme di affrontare temi scomodi come la povertà, l’ignoranza e la superstizione, offrendo una visione realistica e completa di quel mondo.
La sua poesia è un ponte tra generazioni, capace di parlare al cuore di chiunque, dai letterati più raffinati agli “analfabeti” che, ascoltando questi versi, non possono che commuoversi. Un dono prezioso per la nostra cultura, un libro che ci fa viaggiare nel tempo e ci permette di rivivere, attraverso gli occhi di un bambino, la bellezza e la complessità di una civiltà contadina che ha forgiato l’anima della nostra terra.
“Dòppe la vennégne: penzìire è arrecùrde. Dopo la vendemmia: pensieri e ricordi ” è un libro imperdibile per chiunque voglia conoscere la bellezza e la complessità della civiltà contadina e immergersi nella poetica di un autore di rara sensibilità.
Luigi Lafranceschina nato a Corato, vive da tempo a Bitonto, ed è stato docente di Pedagogia e Didattica nell’Istituto Magistrale e nella Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Bari dove, dopo il pensionamento, è stato collaboratore e cultore della materia presso la cattedra di Storia della Pedagogia e la cattedra di Letteratura per l’infanzia. ha anche insegnato Pedagogia ed Educazione Interculturale nell’istituto di Scienze religiose “San Nicola, il Pellegrino” di Trani e Lettere nel Liceo Linguistico.
Antonio Calisi