È ufficialmente in uso il ticket di ingresso a Venezia

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In questi ultimi mesi ha fatto molto discutere la decisione di istituire un ticket d’ingresso a Venezia, il cui nome ufficiale è “contributo d’accesso”, giacché rappresenta un vero e proprio tributo, del quale si parlava dal 2019 e che a gennaio del 2024 è divenuto realtà.
Il suddetto ticket, tuttavia, bisognerà pagarlo soltanto nei giorni in cui è prevista una affluenza record, che spesso tocca nella stagione estiva 50 mila accessi giornalieri nella città, mettendone la vivibilità a dura prova, come affermato dall’assessore al turismo Venturini. L’espressione “accessi giornalieri” fa riferimento ai turisti che non pernottano a Venezia, ma permangono in giornata, nella città antica e non nelle isole minori, ed è a loro che è richiesto il contributo. Viene conferito, inoltre, un QR Code da mostrare qualora richiesto da un’autorità.
Tale decisione, però, ha attirato numerose critiche, fra cui quella di richiedere denaro per accedere in città, ad opera di associazioni cittadine e della scienziata Jane da Mosto, che ha denunciato una gestione dei luoghi suscettibile di migliorie. Toto Bergamo Rossi, direttore di Venetian Heritage, ritiene che la soluzione auspicabile sarebbe il numero chiuso, richiedendo una prenotazione antecedente all’accesso nel capoluogo.
A tali idee l’assessore Venturini ha risposto “È una critica condivisibile, ma senza contributo d’accesso – è un tributo locale che lo Stato ci ha autorizzato a chiedere – non potremmo richiedere la prenotazione. È una questione di carattere legislativo. Quello che è importante di questo sistema che, ci teniamo a dire con estrema umiltà, è una sperimentazione, è che ci darà informazioni in tempo reale, anzi in anticipo, sulle presenze in città e questo permetterà di rendere il sistema sempre più efficace in futuro».
Si è stabilito che sarà necessaria la prenotazione sulla piattaforma dedicata per 29 giornate nel 2024, vale a dire dal 25 aprile al 5 maggio, per poi proseguire nei sabato e domenica di maggio (11 e 12, 18 e 19, 25 e 26), giugno (8 e 9, 15 e 16, 22 e 23, 29 e 30) e luglio (6 e 7, 13 e 14). Il contributo è obbligatorio per i visitatori nella fascia oraria dalle ore 8.30 alle ore 16 e non viene applicato per l’accesso alle isole, nemmeno per Burano, Murano, Lido e Pellestrina.

Sono esenti da tale obbligo, oltre ai minori di 14 anni, tutti coloro che soggiornino in un albergo del comune di Venezia, gli studenti e lavoratori della regione Veneto, gli appartenenti a nuclei familiari che paghino l’Imu al comune di Venezia e anche chi dimostri di essere ospite di un residente a Venezia; inoltre, fra i beneficiari dell’esenzione troviamo anche chi partecipi a competizioni sportive, il coniuge, il convivente e i parenti fino al 3° grado di residenti nelle aree in cui è in uso il Contributo di accesso. Per effettuare verifiche del funzionamento del sistema, si svolgeranno controlli a campione nelle tre aree principali di ingresso in città, quali la ferrovia, piazzale Roma e gli approdi di Piazza San Marco.
Benché in molti contestino tali misure, è bene apprezzare il tentativo da parte delle istituzioni di arginare il problema del sovraffollamento, diventato drammatico da alcuni anni, e migliorare la fruibilità dei luoghi a favore di turisti e cittadini.

Maria Elide Lovero

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