LA GESTIONE DEL VERDE PUBBLICO A GIOVINAZZO: UN APPALTO DA MESI IN REGIME ANOMALO DI PROROGA

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Com’è noto la cura del verde pubblico è ormai da anni svolta da una impresa appaltatrice, non annoverando più il Comune di Giovinazzo, nell’organico dei dipendenti, agenti con la qualifica di giardiniere da occupare in tale attività. L’ultimo contratto triennale, in scadenza il 12 novembre dell’anno scorso, è stato intrattenuto con la Ditta TL –PIANTE- di Tritto Mauro di Bisceglie, che aveva offerto un ribasso del 36,24% sull’importo posto a base della gara, tecnicamente predisposta dall’Unità funzionale del 3° Settore, con una spesa complessiva per l’Ente di € 117.377,27.  Sul costo della prestazione appaltata, solo a contratto scaduto, l’ing. Carrieri con sua D.D., la n. 5/2024 del 17.01.2024, ha computato, quale incentivo a favore dei funzionari interni, la somma di € 2.950,82, ai sensi dell’ex art. 113 del previgente codice degli appalti (D.Lgs. n.50/2016). Contestualmente, quell’importo l’ha ripartito ai Tecnici, che avevano costituito, all’epoca dell’affidamento, l’Ufficio RUP e del DEC, in misura del loro apporto funzionale all’esecuzione del servizio appaltato.

In prossimità del termine dell’appalto, fissato, coma appena detto, al 12.11.2023, l’ing. Carrieri, diversamente da quanto precedendemente operato, ha pensato bene di avvalersi di un esperto agronomo per la preordinazione delle procedure di gara per il rinnovo del contratto di manutenzione del verde cittadino. E, con Determina n.138 dell’14.09.2023, ha affidato al dott. Giovanni Battista Guerra, da tempo consulente del Comune, la redazione del quadro tecnico-economico della manutenzione arborea, indispensabile per esperire il procedimento di riappalto, e la predisposizione dei relativi atti contrattuali in funzione del nuovo elaborato progettuale dei lavori di manutenzione del verde e del disciplinare prestazionale e relativo canone di servizio. Al professionista incaricato sarebbe stata corrisposta, per la commessa, la parcella di € 12.688,60, comprensiva di IVA e oneri assicurativi.

Non si ha cognizione se il dott. Guerra abbia portato a termine l’incarico affidatogli, né se sia stato mai elaborato e approvato dal Dirigente il progetto esecutivo della manutenzione del verde urbano e relativo computo economico del corrispettivo del servizio da riportare negli atti per l’attivazione della procedura di gara del nuovo appalto.

E’ certo, comunque, che l’ing. Carrieri non ha dato corso ad alcun procedimento concorsuale per l’aggiudicazione dell’appalto dei lavori di manutenzione delle aree a verde della città.

Al contrario, ha provveduto a prorogare, ai sensi dell’art.120, c.2 del nuovo codice dei contratti pubblici (D.Lgs.n.36/2023) il servizio con l’impresa già appaltatrice, la TL -PIANTE-,fino al 31.01.2024 con una remunerazione complessiva di € 3.260,47 mensile.  E, al 30 gennaio scorso, ha deciso un’altra proroga tecnica di due mesi fino al 31 marzo scorso, sempre con la stessa remunerazione mensile di € 3.260,47. E da ultimo, alle medesime condizioni delle precedenti proroghe, con altra Determina, la n.40 del 28.03.2024, ha impegnato la TL –PIANTE- a continuare il servizio di manutenzione del verde per altri tre mesi, fino al 30 giugno prossimo.

Quali siano le ragioni per cui non si dà corso alle procedure di gara per il nuovo appalto di manutenzione del verde urbano non è dato sapere, anche perché i ripetuti provvedimenti di proroga del servizio a favore della TL –PIANTE- non riportano indicazioni e motivazioni che giustifichino la prosecuzione del contratto, conclusosi il 12 novembre scorso. Salvo che il dott. Guerra non abbia ancora provveduto ad adempiere alla sua prestazione col predisporre il progetto esecutivo di manutenzione e l’approntamento di quant’altro occorre a mettere in essere le procedure di gara per il rinnovo del servizio.

Qual è, allora, il senso di questi provvedimenti che prolungano, senza una chiara motivazione, gli effetti del contratto di appalto cessato il 12 novembre scorso? A cosa tendono?

La proroga dei contratti pubblici, cosiddetta tecnica, diretta a consentire la mera prosecuzione del rapporto contrattuale in attesa di nuova procedura di gara, ha carattere eccezionale e di temporaneità. E’, di fatto, un escamotage tecnico che il codice dei contratti pubblici ha previsto esclusivamente per assicurare la prestazione in favore della pubblica amministrazione, nel passaggio da un regime contrattuale a un altro.

Perciò la decisione reiterata a prolungare la prestazione contrattuale dell’impresa TL –PIANTE-, nei termini e con le modalità esperite dalla Direzione comunale, pare possa tradursi in una fattispecie di affidamento senza gara, e che, non si può escludere, che comporti la violazione dei principi di libera concorrenza e parità di trattamento.

Insomma, nell’interesse di chi, questo prolungarsi del rapporto negoziale di oltre sette mesi?  

Giuseppe Maldarella

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