Il Santuario della Madonna delle Lacrime: prodigio architettonico a Siracusa

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Interno della basilica.

In Sicilia e precisamente a Siracusa, sorge un edificio religioso dall’elevata importanza architettonica, realizzato a partire dagli Anni ’50 interamente in cemento. È il celebre Santuario della Madonna delle Lacrime, costruito per conservare una effigie miracolosa, adorata fin da subito ma migliaia di fedeli.

Il santuario sorge al di fuori del centro storico della città siciliana, a debita distanza dall’Isola di Ortigia; ciò nonostante, a causa delle sue dimensioni, è facilmente individuabile da tutte le direzioni e dalle città vicine. È per questo motivo che, in concomitanza con la realizzazione dell’opera, si levarono parecchie critiche, da parte di coloro che consideravano l’edificio una bruttura, irrispettosa del contesto cittadino.

Visione d’insieme.

La prima pietra venne posta dal Cardinale Ruffini, Arcivescovo di Palermo, nel 1954, anche se il progetto fu realizzato successivamente: era il 1957, e l’idea venne partorita dai due francesi Michel Andrault e Pierre Parat, che vinsero un concorso internazionale. Le opere strutturali, comunque, vennero realizzate dall’ingegnere Riccardo Morandi, uno tra i più importanti esperti del calcestruzzo armato e progettista anche del tristemente famoso Ponte Morandi di Genova.

La costruzione vera e propria, comunque, partì solo nel 1966, per terminare nel 1994, quando il Santuario venne solennemente inaugurato da papa Giovanni Paolo II.

Esterno delle cappelle.

La basilica comprende la chiesa superiore e la cripta, o chiesa inferiore. La struttura si sviluppa come un immenso cono dall’altezza di 94,3 metri, complessivamente 103 se si considera la statua della Madonna posta al di sopra. Comprende 22 cappelle poste tutt’attorno al centro del cerchio che fa da base al cono, il quale ha un diametro di 71,4 metri.

La cripta, invece, ha inglobato dei resti romani che sono venuti alla luce durante i lavori di scavo delle fondamenta. L’area circostante è infatti molto ricca di reperti archeologici di età classica e anche antecedente.

L’idea degli architetti che hanno progettato l’edificio era quella di rappresentare strutturalmente il concetto di elevazione dell’umanità verso Dio.

Giuseppe Mennea

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