Il 7 maggio 1664 veniva inaugurata in Francia la Reggia di Versailles, voluta da re Luigi XIV di Borbone, passato alla storia come il “Re Sole”, il cui regno si estese dal 1643 al 1715.
Noto come Chateau de Versailles ai francesi, si configura tutt’oggi come una residenza di 63.154 metri quadrati calpestabili, fatta edificare appunto dal sessantaquattresimo re di Francia, che aveva scelto queste aree incantevoli per allontanarsi dal caos e i pericoli propri della città di Parigi, allontanandosene di soli venti chilometri. La reggia appariva dotata, sino all’epoca antecedente la Rivoluzione francese (1789), di un giardino di pertinenza di 8 mila ettari, ridottisi a 815 a seguito dei tumulti socio-politici che condussero alla fine della monarchia.
La dimora, divenuta sede del governo nel 1682, ha ospitato tre re di Francia, quali Luigi XIV, Luigi XV e Luigi XVI.
Col passare dei secoli, il valore del luogo verrà riconosciuto internazionalmente, tanto che ivi si svolse nella Galleria degli Specchi l’incontro che, nel 1919, pose fine alla Prima Guerra Mondiale.
Secondo delle recenti stime, dal momento della sua edificazione ad oggi, la struttura ha comportato un ammontare di spese pari circa a 2 mila miliardi di dollari, contando tuttavia 15 milioni di visitatori ogni anno, che ne apprezzano il fascino unico, dettato dallo stile severo e monumentale ispirato al classicismo tardo barocco caratteristico dell’architettura francese. Gli interni, inoltre, contraddistinti da un’evidente esuberanza decorativa con funzione autocelebrativa, permettono a chi vi si addentri di immergersi nel periodo di pieno splendore della nobiltà francese che ne abitava le stanze.
Tali caratteristiche di pregio rendono la Reggia di Versailles un’attrazione culturale molto competitiva, a tal punto da risultare fra i primi cinque castelli o palazzi più visitati al mondo.
Maria Elide Lovero