Il film “Gli addestratori” di Andrea Jublin

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Il film “Gli addestratori”, distribuito a partire dal 25 aprile 2024 sulla piattaforma Amazon Prime Video, rappresenta l’ultima commedia del regista Andrea Jublin. Prodotto da Lucky Red in collaborazione con Prime Video, la recente pellicola è stata accolta con favore tanto dalla critica cinematografica quanto da numerosi spettatori, i quali sono stati catturati dalla comicità di molteplici equivoci presenti nell’intreccio e dalla leggerezza con cui vengono trattati temi delicatissimi: dalle problematiche concernenti la complessa età evolutiva, che vede i genitori spesso inermi, insufficienti o inesperti dinnanzi alle esigenze dei figli, sino al toccare con sconsolata ironia il tema delle conseguenze della fine di una relazione e della crisi esistenziale, oltre che economica, generata dalla mancanza di un impiego.

Il protagonista, Pasquale, interpretato da Lillo, è un addestratore cinofilo tenero e un po’ goffo, costretto per via di una scommessa a cedere il suo fedele cane Cecchino all’intransigente ed algida moglie Marta, nei panni della quale troviamo Geppi Cucciari. Al centro dell’opera vi è, dunque, un uomo disoccupato, con alle spalle un matrimonio fallimentare, senza una casa e privato del suo amico a quattro zampe, unico affetto rimastogli; ad una lettura meno superficiale, ci accorgiamo che il personaggio racchiude molti aspetti nevralgici delle sofferenze di noi moderni, spesso all’origine di forme più o meno gravi di depressione, fenomeno dilagante al momento.
Una via di scampo viene offerta a Pasquale dalla sorella, Bianca Nappi, che lo incoraggia ad avviare una attività in proprio di addestratore di cani. Tuttavia, nell’operazione di pubblicità del suo lavoro, si generano degli equivoci sorprendenti: a rivolgersi a lui saranno dei genitori disperati per le condotte indisciplinate e irrequiete dei loro figli, che metteranno a dura prova le capacità formative di Pasquale, ma che in compenso gli daranno un soffio di vita e speranza. Aiutato dai suoi due collaboratori, una cuoca e un tuttofare da poco uscito di galera, il nostro addestratore, completamente ignaro delle scienze pedagogiche, tenterà, reinventandosi, di ricostruire quanto aveva ormai perso. Si tratta, quindi, di una commedia dolce ma non spensierata, dalle fini venature drammatiche che riempiono la pellicola di senso e profondità, lanciando, così, un messaggio che arriva al cuore e alla mente degli spettatori di ogni età, chissà forse anche animali.
Maria Elide Lovero
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