Dopo 1 giorno dal rinvio delle gare di Triathlon, che comprendono il nuoto nella Senna fino all’altro ieri non balneabile da circa 101 anni, a quanto pare le acque sono state depurate.
Addirittura, la sindaca di Parigi Anne Hidalgo, qualche giorno prima dell’inizio delle Olimpiadi si era tuffata nel fiume per dimostrarne la balneabilità, ma stando a quanto dicono gli esperti, le piogge dei giorni successivi hanno alzato il livello di Escherichia Coli presente nell’acqua facendo defluire nella Senna le acque degli scarichi fognari.
L’escherichia coli è un batterio che si trova nei tratti intestinali di mammiferi (tra cui gli esseri umani) e uccelli e può provocare sintomi gastrointestinali. In Europa il limite per legge è di 900 unità di formazione di colonie batteriche per 100 millilitri d’acqua, una quantità considerata sicura anche per la World Triathlon Federation. Le misurazioni vengono compiute quotidianamente in quattro punti della Senna, rispettivamente Bercy, Bras Marie, il sito olimpico al Ponte Alexandre III e Bras de Grenelle, e analizzati dai laboratori di Eau de Paris in conformità con la direttiva europea del 2006.
Terminate le piogge dei giorni scorsi i batteri sono stati trascinati a valle dallo scorrere del fiume, dando la possibilità di giudicare l’acqua balneabile. Si tratta di fenomeni imprevedibili relativi a picchi improvvisi di E. coli per le condizioni meteorologiche di pioggia e Sole, in quanto quest’ultimo brucia i batteri con i raggi UV e l’alzarsi della temperatura dell’acqua.
La base scientifica sulla questione Senna ha un filo logico riguardo l’E. coli escludendo ogni altra sostanza inquinante iniziando dalle plastiche trascinate dalle correnti, un po’ meno logica la dichiarazione di Macron che sostiene di aver investito un miliardo e mezzo di euro per depurare l’acqua in mezza giornata; pertanto, si pensa subito a un fenomeno tutt’altro che naturale. Se veramente c’è un sistema per ripulire l’acqua con la spaventosa rapidità usata per la Senna speriamo venga condiviso agli altri paesi del mondo.
La maggior parte degli atleti hanno espresso un categorico rifiuto al tuffarsi nelle acque della Senna, mentre la popolazione francese risulta essere irritata dalla spesa fallimentare che invece poteva essere destinata a settori in crisi del paese.
Francesco Saverio Masellis