L’appetito vien mangiando si sa. Ma se la fame in questione è la vittoria e il soggetto è un tale Marc Marquez allora è un qualcosa che ci saremmo dovuti aspettare. Non importa se è tornato a vincere solo adesso che abbiamo superato metà campionato: con l’iberico che ha cambiato marcia, il mondiale MotoGP 2024 sarà più affascinante.
Parliamoci chiaro: se Marquez ha lasciato la Honda, la casa con cui ha vinto tutti e sei i mondiali conquistati in classe regina lo ha fatto per salire in sella alla moto più forte del lotto. Altrimenti non avrebbe avuto senso rescindere il contratto con chi lo ha lanciato tra i grandi e rinunciare a diversi milioni di euro. Da quando è salito in sella alla Ducati Desmosedici GP23 del team Gresini lo scorso novembre a Valencia, ha ritrovato il sorriso. Ma la felicità non significa tornare in alto sin da subito. O no?
Beh con il talento di Cervera la risposta sta nel mezzo. Prima di Aragon ha avuto almeno un paio di occasioni per centrare prima il colpo grosso: ad Austin dove ha vinto sette volte in HRC si è steso in curva 11 mentre era al comando. E a Jerez in cui ha conquistato la pole position e in gara ha recuperato un gap importante da Bagnaia per poi ingaggiare un duello spettacolare dove il piemontese ha avuto la meglio.
Non sono mancati i problemi, primo tra tutti le qualifiche. Da evidenziare le quinte file di Le Mans, Montmelò e Sachsenring, seppur in quest’ultima occasione è stato ostacolato da Bradl. Ciononostante il numero 93 è riuscito a salire sul podio in tutte e tre le circostanze regalando spettacolo ai tifosi sugli spalti e a chi ha seguito l’evento da casa. È anche così che ha convinto Gigi Dall’Igna e i vertici di Ducati a sceglierlo come nuovo compagno di Pecco Bagnaia nel team ufficiale di Borgo Panigale a partire dal 2025.
Due giorni fa chiunque avrebbe indicato come vincitore di Misano uno dei primi due della classifica mondiale, specialmente a causa del loro passo gara. È bastata un po’ di pioggia ed ecco che il portacolori del team Gresini ha infilato uno a uno gli avversari con cui era in lotta per il podio prima di sorpassare Bagnaia, aspettare che l’asfalto si asciugasse e correre verso il secondo successo stagionale. Se poi il tutto viene fatto con la livrea speciale in onore di Fausto Gresini, il sapore del successo diventa particolare per team e pilota.
Ciò che si domandano tutti è se davvero Marquez possa inserirsi nella lotta iridata che sembra sempre più un duello tra Martin e Bagnaia come nel 2023. D’altronde è terzo in classifica con 259 punti, a -53 dal madrileno e (udite udite) a -46 dal campione del mondo in carica. Senza volersi dimenticare di Enea Bastianini quarto a quota 250. Bisogna essere realisti, non sono due indizi a fare una prova. Ma con 259 punti a disposizione, la matematica dice che il titolo non è affatto un’utopia.
Foto: facebook.com/marcmarquez1993
Paolo Gabriel Fasano