Al Benito Stirpe un Bari finalmente dominante vince 3-0 contro il Frosinone e centra la seconda vittoria consecutiva in campionato. I biancorossi salgono a 8 punti in classifica, mentre i ciociari sono ancora senza successi e vengono fischiati dalla propria tifoseria al termine del match.
Moreno Longo conferma dieci uomini su undici rispetto alla vittoria casalinga contro il Mantova: l’unico cambio avviene in attacco con Lasagna in panchina e l’ex Novakovich titolare. E a proposito di ex, l’attuale tecnico biancorosso ha allenato il Frosinone centrando la promozione in Serie A nei playoff della stagione 2017-18 prima di essere esonerato in massima serie.
Anche il tecnico dei ciociari Vincenzo Vivarini è un volto noto per la tifoseria biancorossa in quanto ha allenato la squadra pugliese in Serie C subentrando a Giovanni Cornacchini nel 2019-20 e giungendo sino alla finale playoff persa a favore della Reggiana per poi non essere confermato dalla famiglia De Laurentiis.
Le prime opportunità del match sono per i padroni di casa: al quarto d’ora cross di Marchizza in area che non viene raccolto da nessun calciatore gialloblu. Poco dopo si fa vedere il sogno di mezza estate biancorossa Partipilo con un sinistro potente che finisce non molto distante dalla porta ospite. Al 19’ ci prova Olivieri su suggerimento di Falletti ma il pallone finisce a lato.
Il Bari si accende nel finale della prima frazione con un colpo di testa di Pucino dove serve un super Sorrentino per negare il vantaggio alla squadra ospite. Ma sugli sviluppi del corner successivo ecco che la gara viene sbloccata da Maita che raccoglie un pallone allontanato dalla difesa avversario e dai 20 metri con il destro trova il primo gol stagionale. Il numero 4 interrompe così un digiuno di reti che durava dall’8 dicembre 2022.
Nella ripresa Novakovich si divora il gol del raddoppio sbagliando un controllo a tu per tu contro Sorrentino e facendosi anticipare dall’ex Monza (48’). Il 2-0 però non tarda ad arrivare: al 53’ splendido scambio tra Maita e Oliveri, quest’ultimo serve Dorval che deve solo appoggiare la palla in rete. Longo richiama l’assistman del secondo gol e Novakovich per mettere dentro Tripaldelli e Favilli (57’).
Proprio quest’ultimo chiude i giochi al minuto numero 65 con un tiro potente che si insacca sotto la traversa. Al 70’ Radunovic è costretto a uscire per una botta subita in uno scontro con Vicari: entra Pissardo che si fa trovare pronto quando è chiamato a respingere una punizione di Machin (84’). Durante i minuti di recupero viene annullato un fantastico gol in rovesciata a Favilli a causa del fuorigioco di Tripaldelli.
Siamo appena alla sesta giornata ma è tutt’altro Bari rispetto alla passata stagione. A prescindere dal risultato, la squadra ha finalmente mostrato una propria identità dominando la partita dal primo all’ultimo minuto concedendo poco e nulla all’avversario. L’artefice della resurrezione dei biancorossi è mister Longo che sta coprendo tutte le crepe che si sono formate l’anno scorso. Basti pensare a Maita che ha avuto le valigie in mano sia a gennaio che nella scorsa estate, mentre Dorval è (o è stato dopo oggi) tra i calciatori più criticati da parte della tifoseria biancorossa. Ma si sa, nel calcio un gol è cambia tutto.
Una considerazione sul Frosinone che somiglia a una versione 2.0 del Bari 2023-24: i ciociari sono scesi in B nel corso dell’ultimo turno dello scorso campionato ma psicologicamente è una squadra senza identità che si trova inaspettatamente all’ultimo posto senza ancora una vittoria in archivio. A Catanzaro Vivarini ha costruito e lasciato una grande squadra per sposare la causa laziale. La strada per lui e per la famiglia Stirpe è in salita.
Tra sei giorni al San Nicola alle ore 15 i pugliesi ospiteranno il Cosenza degli ex Micai e Ricci, mentre il Frosinone sarà protagonista dell’anticipo di venerdì sera che andrà in scena al Tombolato in casa del Cittadella.
Paolo Gabriel Fasano