“E mentre andava, accadde che, avvicinandosi a Damasco, una luce dal cielo lo circondò di un fulgore improvviso. E cadendo a terra, udì una voce che gli diceva: «Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?» (Atti degli Apostoli 9,3-4)
Questa celebre scena biblica, in cui Saulo di Tarso, futuro apostolo Paolo, viene accecato da una luce divina sulla via di Damasco e radicalmente convertito al cristianesimo, ha dato origine a un’espressione entrata nel linguaggio comune: “essere folgorati sulla via di Damasco”.
L’espressione indica un cambiamento improvviso e profondo, una conversione, una trasformazione radicale della propria vita, delle proprie idee e dei propri valori. È come se una forza superiore intervenisse, illuminando la nostra mente e il nostro cuore e ci indicasse una nuova direzione da seguire.
È un evento che sconvolge la nostra vita, mettendo in discussione tutto ciò in cui crediamo, un’esperienza che ci mette in contatto con una realtà più grande di noi, con un mistero che ci trascende. È un invito a cambiare vita, a seguire una nuova strada, a metterci al servizio di un ideale più alto.
Da un punto di vista psicologico, l’esperienza di Paolo ci mostra la potenza dell’illuminazione, di un momento di chiarezza che ci permette di vedere le cose da una prospettiva completamente nuova.
Da un punto di vista filosofico, la conversione di Paolo solleva interrogativi sulla natura della verità, sul rapporto tra fede e ragione, sul senso della vita.
“Essere folgorati sulla via di Damasco” è un invito a intraprendere un percorso di crescita spirituale, un cammino alla scoperta di noi stessi e del nostro posto nel mondo. Questo percorso ci porta ad essere aperti al cambiamento e disposti a rivedere le nostre idee, a non accontentarci delle apparenze, ma indagare in profondità, ad accettare che esiste una realtà più grande di noi e che possiamo entrare in relazione con essa.
La storia di Paolo ci insegna che è possibile cambiare radicalmente vita, anche in età adulta. Ci invita a non avere paura di metterci in gioco e a seguire la nostra intuizione più profonda.
Antonio Calisi