“Chi di voi, se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va dietro a quella perduta, finché non la ritrova? Ritrovata, se la mette sulle spalle tutto contento, va a casa, chiama gli amici e i vicini dicendo: Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora che era perduta.” (Luca 15,4-6)
Questa celebre parabola di Gesù ci racconta di un pastore che, pur avendo novantanove pecore al sicuro, non esita a lasciare il gregge per andare alla ricerca di quella smarrita. Quando la ritrova, la gioia è così grande da essere condivisa con tutta la comunità.
Ognuno di noi, almeno una volta nella vita, si è sentito come quella pecora smarrita, lontano dal gregge, perso e disorientato. Le ragioni possono essere molteplici: un errore, una scelta sbagliata, una delusione, una sofferenza.
La parabola ci insegna che nessuno è mai veramente perduto, fintanto che c’è qualcuno disposto a cercarlo. Il pastore rappresenta Dio, ma anche le persone che ci amano e che non si arrendono mai a noi.
Quando la pecora smarrita torna all’ovile, non viene giudicata o rimproverata, ma accolta con gioia e festa. Questo ci mostra che c’è sempre spazio per un nuovo inizio, per un cambiamento di rotta.
Da un punto di vista psicologico, la parabola ci parla dell’importanza del perdono e dell’accettazione di sé. Ci ricorda che tutti commettiamo errori e che è possibile ricominciare da capo.
La parabola ci invita a riflettere sul senso della vita e sulla nostra ricerca della felicità. Ci mostra che la vera felicità si trova nel ritrovare il nostro posto nel mondo e nel coltivare relazioni autentiche con gli altri.
“Essere una pecorella smarrita” può essere un’opportunità per una crescita spirituale profonda. Ci spinge a riconoscere i nostri errori, ad essere onesti con noi stessi e ammettere le nostre fragilità, a chiedere perdono a noi stessi e agli altri per le nostre azioni, a non aver paura di chiedere aiuto quando ne abbiamo bisogno e a incominciare da capo, ad abbracciare nuove opportunità e costruire un futuro migliore.
La parabola della pecorella smarrita è un messaggio di speranza e di consolazione per tutti noi. Ci ricorda che non siamo mai soli e che c’è sempre qualcuno disposto ad accoglierci a braccia aperte.
Antonio Calisi