Espressioni e modi di dire dalla Bibbia: “pecorella smarrita”

  • 0
  • 217 visualizzazioni

“Chi di voi, se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va dietro a quella perduta, finché non la ritrova? Ritrovata, se la mette sulle spalle tutto contento, va a casa, chiama gli amici e i vicini dicendo: Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora che era perduta.” (Luca 15,4-6)  

Acquaforte di Jan Luyken raffigurante il ritorno trionfale del pastore, tratta dalla Bibbia Bowyer

Questa celebre parabola di Gesù ci racconta di un pastore che, pur avendo novantanove pecore al sicuro, non esita a lasciare il gregge per andare alla ricerca di quella smarrita. Quando la ritrova, la gioia è così grande da essere condivisa con tutta la comunità.

Ognuno di noi, almeno una volta nella vita, si è sentito come quella pecora smarrita, lontano dal gregge, perso e disorientato. Le ragioni possono essere molteplici: un errore, una scelta sbagliata, una delusione, una sofferenza.

La parabola ci insegna che nessuno è mai veramente perduto, fintanto che c’è qualcuno disposto a cercarlo. Il pastore rappresenta Dio, ma anche le persone che ci amano e che non si arrendono mai a noi.

Quando la pecora smarrita torna all’ovile, non viene giudicata o rimproverata, ma accolta con gioia e festa. Questo ci mostra che c’è sempre spazio per un nuovo inizio, per un cambiamento di rotta.

Da un punto di vista psicologico, la parabola ci parla dell’importanza del perdono e dell’accettazione di sé. Ci ricorda che tutti commettiamo errori e che è possibile ricominciare da capo.

La parabola ci invita a riflettere sul senso della vita e sulla nostra ricerca della felicità. Ci mostra che la vera felicità si trova nel ritrovare il nostro posto nel mondo e nel coltivare relazioni autentiche con gli altri.

“Essere una pecorella smarrita” può essere un’opportunità per una crescita spirituale profonda. Ci spinge a riconoscere i nostri errori, ad essere onesti con noi stessi e ammettere le nostre fragilità, a chiedere perdono a noi stessi e agli altri per le nostre azioni, a non aver paura di chiedere aiuto quando ne abbiamo bisogno e a incominciare da capo, ad abbracciare nuove opportunità e costruire un futuro migliore.

La parabola della pecorella smarrita è un messaggio di speranza e di consolazione per tutti noi. Ci ricorda che non siamo mai soli e che c’è sempre qualcuno disposto ad accoglierci a braccia aperte.

Antonio Calisi

É SOLO UN NUOVO FORMALE PROCLAMA IL PIANO DEI LAVORI PUBBLICI 2025-2027 DI GIOVINAZZO
Articolo Precedente É SOLO UN NUOVO FORMALE PROCLAMA IL PIANO DEI LAVORI PUBBLICI 2025-2027 DI GIOVINAZZO
Chiara Simone: la voce poetica di una generazione
Prossimo Articolo Chiara Simone: la voce poetica di una generazione
Articoli collegati

Lascia un commento:

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

I tuoi dati personali verranno utilizzati per supportare la tua esperienza su questo sito web, per gestire l'accesso al tuo account e per altri scopi descritti nella nostra privacy policy.