Espressioni e modi di dire dalla Bibbia: “separare il grano dalla zizzania”

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“Lasciate che l’una e l’altro crescano insieme fino alla mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori: Cogliete prima la zizzania e legatela in fastelli per bruciarla; il grano invece riponetelo nel mio granaio.” (Matteo 13,30)

Millet, Jean-Francois. Raccolto del grano saraceno, estate . Boston: Museum of Fine Arts. 1868-1874.

Questa parabola, apparentemente semplice, racchiude una profondità inestimabile che ha affascinato teologi, filosofi e psicologi per secoli. L’immagine del campo misto, dove il grano buono convive con la zizzania infestante, diventa una metafora potente della condizione umana e della complessità del nostro mondo interiore.

La zizzania, in questa parabola, rappresenta tutto ciò che è negativo in noi: l’egoismo, l’orgoglio, la rabbia, la paura. Il grano, invece, simboleggia le virtù cristiane: la carità, la fede, la speranza, la pazienza. Ma la cosa più affascinante è che queste due forze, apparentemente opposte, coesistono spesso nella stessa persona.

Dio, nella sua infinita saggezza, non estirpa subito la zizzania. Lascia che cresca insieme al grano, dando a tutti l’opportunità di maturare e di rivelare la propria vera natura. Questa pazienza divina ci invita a non giudicare gli altri troppo in fretta, ma a riconoscere che anche nelle persone più difficili c’è un potenziale di bene.

La separazione del grano dalla zizzania avviene alla fine dei tempi, quando Cristo tornerà per giudicare i vivi e i morti. Ma questo processo di separazione inizia già ora, all’interno di ciascuno di noi. È un processo graduale, che richiede tempo e impegno.

La parabola del grano e della zizzania ci invita a un profondo lavoro su noi stessi. Ci chiede di coltivare le virtù cristiane e di estirpare le radici del male che sono in noi. È un cammino che richiede umiltà, perseveranza e la grazia di Dio.

Il primo passo è riconoscere la presenza della zizzania nella nostra vita. Questo richiede un’attenta osservazione di noi stessi e dei nostri comportamenti. La preghiera è un potente strumento per chiedere a Dio la forza di cambiare e di superare le nostre debolezze. I sacramenti, in particolare la confessione e l’Eucaristia, sono dei mezzi straordinari per purificare l’anima e ricevere la grazia di Dio. La comunità cristiana è un luogo dove possiamo trovare sostegno e incoraggiamento nel nostro cammino di crescita spirituale.

La parabola del grano e della zizzania ci offre una guida preziosa per la nostra vita spirituale. Ci ricorda che siamo chiamati a diventare sempre più simili a Cristo, a coltivare le virtù e a estirpare i vizi. Questo è un viaggio affascinante e impegnativo, ma è anche un viaggio che ci porta alla vera felicità.

Antonio Calisi

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