Le cause di tale tendenza preoccupante sono rintracciabili nella costante ricerca da parte dei nipponici di affermazione lavorativa ed economica, a discapito delle relazioni interpersonali. Per questo motivo, la vita di molti è scandita da estenuanti turni di lavoro, che conducono circa 1500 persone l’anno al suicidio per situazioni di disagio legate al loro impiego oppure al Karoshi, termine che designa una “morte da superlavoro”, determinata nella maggior parte dei casi da ictus, infarti, digiuni o malnutrizione. Similmente, molti anziani preferiscono mostrare un benessere apparente e lasciarsi divorare dalla solitudine, per cui è stata creata un’applicazione che, grazie al suo algoritmo, riesce ad abbinare le persone più compatibili a fini matrimoniali. Inoltre, anche se può sembrarci assurdo, sono sorti degli Host Club, in cui dei professionisti pagati si occupano di dare affetto e tenerezza, senza alcuna finalità sessuale, a coloro che necessitano di contatto umano.
Il comune di Milano, attraverso la coordinazione dell’Assessore al Welfare e Salute Lamberto Bertolé, ha diramato la presenza sul territorio di amministratori di sostegno in grado di assistere e monitorare centinaia di abitanti che vivono in condizioni di profonda difficoltà o solitudine.