Il film “Lupi Mannari” di François Uzan

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Uscito il 23 ottobre 2024 sulla piattaforma Netflix, il film “Lupi mannari”, traduzione dell’originale titolo francese “Loups-Garous”, racconta la storia di una famiglia moderna, il cui patriarca è un simpatico nonno affetto da Alzheimer, interpretato da Jean Reno; in occasione di una riunione familiare, viene ritrovato in casa un enigmatico gioco di ruolo, a causa del quale i protagonisti si vedono catapultati in un caratteristico borgo del 1497.

La pellicola, ispirata al celebre gioco da tavolo “Lupi mannari di Roccascura”, creato da Philippe des Pallières e Hervé Marly, si inscrive nel genere della commedia d’avventura e fantastica per via dei continui spannung e delle svolte narrative, che conferiscono un carattere dinamico e coinvolgente alla vicenda. Infatti, benché non si tratti di una famosa saga di supereroi o azione, il regista e sceneggiatore François Uzan, noto ideatore e sceneggiatore della fortunata serie TV poliziesca “Lupin”, ha arricchito sapientemente di effetti speciali e componenti magiche l’intreccio, per nulla sovrabbondanti o inappropriate, garantendo allo spettatore una visione stimolante, in grado di soddisfare gli amanti dei giochi di ruolo, delle ambientazioni e dei costumi medievali, dei fantasy, dei film d’azione e dei viaggi nel tempo, ma anche i gusti più eterogenei di una famiglia alla ricerca di un film che catturi l’attenzione di tutti.

Nel villaggio teatro degli eventi cruciali la vita scorre in sintonia con il corso storico europeo: le esecuzioni di streghe e stregoni si svolgevano con cadenza quasi quotidiana, la donna risultava ancora relegata a un ruolo subalterno pari ad una proprietà del marito e l’omosessualità era considerata una deviazione da bandire e perseguitare.
In un susseguirsi di equivoci dettati dalle mutate coordinate storico-culturali, si alternano gag divertenti fra i personaggi e situazioni di grande tensione drammatica, infondendo una vena marcatamente tragicomica al dettato cinematografico.
Maria Elide Lovero
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