In più circostanze mi sono soffermato a trattare del controverso utilizzo dello storico palazzo del Governatore, in Piazza Umberto, di proprietà del Comune e prima sede dell’autorità di governo della città. Dapprima ho avuto a commentare la discutibile scelta imposta dal dott. Sollecito di concedere in comodato gratuito alla Associazione ludica molfettese “La Plancia piena” il piano superiore dell’edificio con ingresso dal civico n. 14, dopo averlo reso nuovamente agibile, a totale carico dell’erario comunale. Altrettanto emblematica ho ravvisato la decisione di allocare l’ufficio turistico regionale, già posizionato nel vano di fianco all’ingresso del Municipio, presso il locale a piano terra, al civico n.13 del palazzo medesimo, anni addietro, affidato alla Pro-Loco, per aver ivi costituito l’Antiquarium, un centro museale di reperti archeologici recuperati nel territorio cittadino.
Una informativa generale sull’attivazione dell’Info-point, per la verità non ancora partita, il lettore la trova consultando il mio articolo dal titolo ” L’info-point turistico regionale prende il posto dell’ antiquarium al civico di piazza Umberto n. 13 “, pubblicato il 23 gennaio 2023. Con altro scritto “L’Antiquarium di Giovinazzo sfrattato dall’ex Palazzo del Governatore ” pubblicato il 9.10.2023, ho dato, notizia circa i lavori di restauro e di adeguamento a Info-point regionale di quel basso al n. 13, pagati (poco più di € 88.000,00), interamente dal GAL NUOVO FIOR d’OLIVI e, quindi, dello spostamento, disposto dall’ing. Carrieri, dell’intera raccolta di reperti archeologici, ivi esistenti, presso la Cittadella della Cultura, in piazza S. Agostino (D.D. n.127/2023 del 5.09.2023).
Nel corso di quest’ultimo anno, dunque, sono stati eseguiti i lavori di adeguamento del sito di piazza Umberto n.13, commissionati all’impresa SO.GE.AP. s.r.l. e, in ossequio al recente dispositivo di Giunta n.128 del 16.07.2024, il Dirigente della 2° Direzione comunale, dott. Decandia, mediante procedura concorsuale, ha pure assegnato la gestione dell’Ufficio Info-point regionale alla Società cooperativa Fe-Art s.r.l. di Terlizzi, dietro compenso annuo di circa € 29.000,00 (D.D. n. 329/2024 del 19.09.2024). Lo stesso Dirigente ha poi provveduto, con oneri a carico del Comune, a dotare la nuova sede di insegna, arredi e suppellettili vari compreso computer, per il miglior funzionamento del servizio di informazione e di accoglienza turistica in linea con l’Accordo di programma per la gestione dell’Ufficio Turistico regionale, stipulato appunto il 30.05.2023 tra l’Amministrazione civica e l’ARET, Agenzia Puglia-promozione.
Di tutte queste operazioni, messe in atto dai Dirigenti comunali, non ho mancato di farne una dettagliata illustrazione con l’ultimo mio articolo dal titolo “Tempi Serrati per l’inaugurazione del Punto d’informazione turistica, in Piazza Umberto, a Giovinazzo”, pubblicato appena il 12 agosto scorso.
E, di fatto, nell’imminenza che la cooperativa Fe-Art di Terlizzi potesse insediarsi nella sede, attrezzata di tutto punto allo scopo cui era stata destinata dall’organo politico e desse avvio alla gestione dell’Ufficio di informazione e accoglienza turistica, in collegamento col sistema regionale coordinato da ARET, mi è parso utile terminare questo ultimo mio scritto con il seguente interrogativo:
“Per concludere, viene da chiedersi se i decisori politici, una volta inaugurato l’info-point turistico presso il locale già occupato dall’Antiquarium, vorranno individuare uno spazio alternativo ove esporre ai turisti i tanti reperti archeologici e storici, di proprietà comunale, visto che quella piccola struttura museale la si è voluta sfrattare dalla sua originaria sede di Piazza Umberto, n.13”.
La risposta a tale mia interpellanza c’è stata, sia pure in via del tutto indiretta. Ma, inspiegabilmente, è stata data, non dagli Amministratori, ma dal Dirigente del 3° Settore che ha gestito tutta quanta la partita dei lavori di adeguamento del locale di Piazza Umberto, su progetto e direzione esecutiva dell’arch. Angelo LANOTTE. Lo stesso ing. Carrieri, che prima dell’apertura del cantiere, a settembre dell’anno scorso, ebbe a disporre il trasferimento dei reperti archeologici presso la Cittadella della Cultura (non presso la sala S. Felice come erroneamente riportato nell’ultima sua Determina). Con altra sua recentissima Ordinazione, la D.D. n.171 del 17.10.2024, infatti, ha incaricato la sempre ricorrente impresa edile SO.GE.AP., dietro compenso di poco più di € 4.000,00, di “riportare i reperti archeologici nella originaria allocazione, presso il costituendo info-point e riposizionarli a parete o a pavimento sotto la sorveglianza di un archeologo”.
Naturalmente l’ing. Carrieri non indica l’esperto archeologo che dovrebbe sovrintendere a tutte quante le specifiche prestazioni di imballaggio, di trasporto, di sistemazione e ancoraggio dei reperti archeologici nel civico n.13, che è stato riammodernato come Ufficio Turistico. A meno che, l’incarico a suo tempo affidato all’archeologa dott.ssa Alessia AMATO (D.D. n.127 del 5.09.2023) di schedatura e inventariazione dei manufatti archeologici non comprendesse anche quest’altra attività di supporto tecnico per la riallocazione e montaggio degli stessi nuovamente nel suo originario sito, sede dell’Antiquarium.
Insomma l’ing. Carrieri, senza che i decisori politici abbiano rivisto la loro scelta, presa tempo addietro (D.G. n.244 del 28.12.2022), di destinare il locale in questione a sede ufficiale dell’Ufficio turistico con esplicazione del relativo servizio in affidamento a terzi, ha disposto che in quel posto debba essere risistemata ed esposta tutta quanta la raccolta di reperti.
Per la qual cosa, detto locale al n.13 di Piazza Umberto, oltre che funzionare come punto di informazione turistica dovrebbe ritornare ad essere anche centro museale dei reperti storici e archeologici già allestiti dalla Pro-Laco con il titolo di “Antiquarium”.
Se, realisticamente, il locale al civico n.13 di Piazza Umberto debba essere utilizzato promiscuamente per una qualificata attività di accoglienza turistica e, al tempo stesso, come luogo museale per l’esposizione e la pubblica visitazione del patrimonio storico e archeologico della Città, l’intera raccolta dei reperti dovrebbe essere data, necessariamente, in formale consegna all’Agenzia Fe-Art di Terlizzi, aggiudicataria della gestione dell’Ufficio Informazione regionale.
E ciò è di tutta evidenza. Perché, stando a quanto disposto dalla Giunta (D.G.n.128 del 16.07.2024) il locale dovrà essere concesso, mediante contratto di comodato gratuito da stipularsi a cura del Dirigente del 1° Settore, ad uso esclusivo della suddetta cooperativa Fe-Art di Terlizzi per svolgere il servizio di informazione e promozione turistica.
E di fatto, a mente del bando di gara esperito dal Dirigente Decandia, la concessionaria della gestione dell’Info-point potrebbe svolgere in proprio, nell’immobile in questione, tutta una serie di attività, utilizzando gli spazi del locale come vetrina espositiva e di vendita di gadget e prodotti di produzione locale pugliese. Potrebbe, perfino, attivare iniziative di co-working e/o di animazione culturale con la collaborazione di operatori del luogo disponibili ad approntare degustazioni e laboratori di vario genere per la rappresentazione di eventi caratteristici e manifestazioni tipiche delle tradizioni popolari regionali.
Dunque, com’è possibile che si concilino attività di propaganda e vendita di prodotti/oggetti personalizzati del brand puglia e di ogni altra azione ricreativa e promozionale propria dell’agenzia con l’accurata conservazione di detto patrimonio storico-culturale di proprietà comunale e assicurarne la visita da parte del pubblico?
Inoltre se l’intento dei decisori politici fosse realisticamente quello della coabitazione al civico n. 13 di Piazza Umberto tanto dell’Info-point regionale quanto dell’Antiquarium sarebbe stato indispensabile che il Capitolato di Appalto per l’Affidamento della gestione dell’Ufficio turistico regionale avesse contemplato anche la clausola che il concessionario divenisse custode e al tempo stesso agente museale per consentire la visita pubblica del patrimonio storico-archeologico cittadino.
Chi sa se la cooperativa Fe-Art di Terlizzi, che si è aggiudicata la gestione dell’Info-point, sia stata resa edotta che dovrà divenire custode di tutta l’intera raccolta di reperti dell’Antiquarium.
Un impegno contrattuale che certamente dovrà essere inserito nella stesura del contratto di comodato d’uso gratuito che si premunirà di stendere il Dirigente del 1° Settore, una volta informato della decisione del collega del 3° Settore che ha disposto il rientro dell’Antiquarium nella sua originaria sede.
D’altronde non ci pare possa essere nulla di strano in tutto questo!
Prima l’ufficio Info-point coabitava nel vano terra del Municipio con il Comitato Feste Patronali, d’ora in poi dividerà il nuovo locale attrezzato a scopo turistico con la esposizione museale dei reperti archeologici.
Fa strano, invece, che il ricollocamento dell’Antiquarium presso il sito originario di Piazza Umberto sia stato deciso a livello dirigenziale e non dall’organo politico, competente a disporre modi e termini di utilizzo degli immobili comunali.
Segno di una confusa condotta gestionale, oltre che di scarsa trasparenza, dell’Amministrazione Sollecito!
Giuseppe Maldarella