È COSI’ SVELATA LA MONTATURA DELLA BIBLIOTECA E PINACOTECA DI GIOVINAZZO

I LOCALI DELLA CITTADELLA DELLA CULTURA NON SONO FUNZIONALI A TALI SERVIZI SOCIO-CULTURALI

  • 0
  • 100 visualizzazioni

Di colpo torna in ballo la Biblioteca Comunale che, all’epoca dell’Amministrazione Depalma con l’Assessore alla Cultura, la dott.ssa Marianna PALADINO, fu intitolata allo storico locale Sac. Filippo ROSCINI e la si volle insediare presso la costituenda Cittadella della Cultura, in piazza Sant’Agostino, già convento degli Agostiniani. Si ricorderà che, contestualmente, fu deciso di allocare lì, pure, l’istituenda Pinacoteca, anche questa dedicata ad un’altra illustre concittadina, la Pittrice Giuseppina PANSINI, che come sede, originariamente, erano stati individuati gli ambienti al piano superiore del Palazzo dell’ex Governatore, in Piazza Umberto. L’argomento viene alla ribalta in ragione di quanto riportato dal Dirigente ing. Carrieri in un suo provvedimento, appena adottato, con cui si è determinato a commissionare all’arch. Angelo LANOTTE di Bari la progettazione di particolari opere strutturali e impiantistiche agli interni della fabbrica ex monastica della Cittadella della Cultura, “necessari alla realizzazione della Biblioteca comunale e della Pinacoteca Giuseppina Pansini”.

Tanto ha trascritto l’ing. Carrieri nel titolo della sua Determina a contrarre n. 173/2024 del 23.10.2024 che, senza giro di parole, ha suscitato non poca meraviglia, essendo stato da tempo propagandato la regolare operatività di dette istituzioni civiche di cui il Comune era sprovvisto. Fu, appunto, un gran vanto quello del Sindaco Depalma, ormai prossimo al termine del suo mandato, nell’estate del 2021, allorquando, inaugurando la Cittadella della Cultura, ebbe ad annunciare l’attivazione della Biblioteca e della Pinacoteca in quel compendio immobiliare del Comune allo scopo recuperato e riqualificato.  Erano stati appena portati a termine, infatti, i lavori di ristrutturazione conservativa dell’edificio da parte dell’impresa EDILCIDO di Villaricca (Na) con una spesa complessiva di circa € 390.000,00, contabilizzata proprio dall’ing. Carrieri, all’epoca, in qualità di incaricato della reggenza del 3° Settore su mandato del Segretario comunale, titolare dell’Unità direzionale.

Tornando all’attualità, il Dirigente, a giustificazione dell’incarico progettuale all’arch. LANOTTE, così si esprime:

“Necessita rendere accessibili e funzionali i locali della Biblioteca Comunale e della Pinacoteca denominata Giuseppina Pansini all’interno del compendio della Cittadella della Cultura con l’esecuzione di opere murarie, opere in cartongesso, installazione di impianti antincendio, antintrusione ed illuminotecnico”.

In altri termini, pare si dica, che gli ambienti in cui sarebbero state allocate le raccolte di libri e quelli presso cui allestire l’esposizione pittorica, a memoria della pittrice Giuseppina Pansini, sarebbero carenti di tutta una serie di apparati e impianti che consentano non solo la fruibità degli spazi ma che garantiscano anche la sicurezza stessa della raccolta libraria e delle opere artistiche da tenere in mostra per la visita del pubblico. Da qui l’incarico al professionista esterno di pianificare interventi che rendano adeguati alle funzioni cui i locali erano stati destinati quando, all’epoca, si decise l’istituzione del Polo culturale, presso l’ex monastero, approvandone il relativo progetto di ristrutturazione dell’edificio, redatto dall’arch. Lorenzo PIETROPAOLO di Bari (D.G. n.168 del 27/10/2017), potendo disporre di una assegnazione finanziaria di ben € 500.000,00.

E’ il caso di evidenziare che quella risorsa economica di € 500.000,00 era parte del cospicuo contributo di € 2.000.000,00, concesso a Giovinazzo con la sottoscrizione, in data 26.04.2017, del Patto per la Città metropolitana di Bari, dai Sindaci Depalma e Decaro di Bari, finalizzato alla “Riqualificazione del Porto storico e valorizzazione del Lungomare di Levante”.

Sorprende, dunque, che solo ora ci si accorge che tanto i locali destinati a Biblioteca quanto quelli a Pinacoteca, presso la Cittadella della Cultura, necessitano, per funzionare come tali, di opere che portano a rimediare alle tante deficienze strutturali e alla mancata installazione di apparati di sicurezza e antincendio, completamente non previsti dall’arch. PIETROPAOLO nel suo progetto. Forse, pur avendo individuato i decisori politici la Cittadella della Cultura come luogo ideale per ospitare la costituenda Biblioteca e Pinacoteca, non ci si sarà, giammai, preoccupati di darne utile indicazione al progettista, in modo da pianificare adeguatamente quel Centro con la dotazione di tutti quanti gli apparati e meccanismi atti a consentire la funzionalità di dette attività e a garantire la stessa sicurezza e la buona conservazione del patrimonio storico e librario da allocare in quel sito. Eppure la Giunta, su proposta dell’Assessore ai LL. PP., Depalo, per ben due volte è stata chiamata ad approvare perizie di variante al progetto approntato dall’arch. Pietropaolo anche con una considerevole modifica del quadro economico che registrò un incremento di spesa di circa € 20.000.00, come risulta dall’ultimo atto approvativo n.60 del 09.04.2020 che stabilì la spesa complessiva dell’opera a poco meno di € 390.000.00. E, difatti, grazie al ribasso d’asta offerto dalla impresa EDILCIDO S.r.l. di un rilevante 32,87%, a conclusione dei lavori, la Direzione Comunale appaltante rilevò una economia di gara di ben € 111.353,24, importo che, già all’epoca, poteva essere impiegato per l’adeguamento delle sale destinate a funzionare come Biblioteca e Pinacoteca Comunale. Dico questo perché proprio a dicembre del 2021 la Regione autorizzò il Comune a utilizzare le economie di gara, rivenienti dai progetti messi in opera con il contributo di € 2.000.000,00 del richiamato Patto per lo sviluppo della Città Metropolitana di Bari (Delibera CIPE n. 25 e 26 del 2006) in modo da poter portare a termine altri interventi pianificati e finanziati sempre con le risorse del fondo stesso. Quella disponibilità finanziaria di € 111.353,24, invece, non si intese spenderla per completare l’adeguamento dell’edificio con l’esecuzione di tutti gli apparati congeniali a far funzionare gli spazi del Polo della Cultura a Biblioteca e Pinacoteca. Si ritenne più utile utilizzarla per assicurare la completa copertura economica dei lavori di ammodernamento e di conformità alle norme tecniche imposte dal CONI del Palazzetto dello Sport di via Sott. Ten. De Ceglie e Ten. Devenuto. Anche quest’opera, finanziata con il Fondo della Città Metropolitana, pianificata con una spesa di € 600.000,00, di fatto, è costata € 896.006,78 con una maggiorazione del 49% sulla spesa iniziale previsionata, e cioè un incremento di costo non trascurabile di € 296.006,78. A cui, comunque, è da aggiungere la platea dei costi derivanti da altri esborsi che si sono dovuti fronteggiare in forza di appalti di opere aggiuntive e forniture varie, quali la sistemazione esterna del Palazzetto, il rifacimento delle facciate dell’impianto e l’attrezzaggio sportivo per un importo di oltre € 280.000,00.

A fronte di questo quadro di costi per l’ammodernamento e l’adeguamento strutturale e funzionale del vecchio Palazzetto, all’incirca il doppio di quanto disponibile con l’originaria assegnazione di € 600.000,00 a copertura del progetto, redatto dall’ing. Domenico Vestito, mi auguro si trovi ora il modo per finanziare il piano delle opere che appronterà l’arch. LANOTTE per adeguare i locali della Biblioteca e Pinacoteca.

E’ da presumere, infatti, che certamente necessiterà un impegno finanziario   di una certa consistenza, considerata l’entità della parcella che gli è stato fissato di corrispondere pari a € 15.000,00, al netto degli oneri fiscali ed assicurativi, atteso che l’onorario gli è stato calcolato in ragione degli indici previsti dal D.M. 17.06.2016 per i servizi di ingegneria e architettura, che tengono conto del valore economico dell’intervento da porre in essere.

Giuseppe Maldarella

Il controverso caso di “Ultimo tango a Parigi”
Articolo Precedente Il controverso caso di “Ultimo tango a Parigi”
Il 18 novembre 1787 nasceva Louis Daguerre, il pioniere della fotografia
Prossimo Articolo Il 18 novembre 1787 nasceva Louis Daguerre, il pioniere della fotografia
Articoli collegati

Lascia un commento:

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

I tuoi dati personali verranno utilizzati per supportare la tua esperienza su questo sito web, per gestire l'accesso al tuo account e per altri scopi descritti nella nostra privacy policy.