Oggi 21 novembre compie 59 anni Björk, artista poliedrica made in Iceland.
Dall’indole bizzarra e continuamente sorprendente, questa sua personalità si riflette sulla sua musica, impossibile da categorizzare in unico genere. Dagli esordi pop al genere elettronico attraverso la musica classica, Björk è una turbina creativa in costante mutamento. Innovazione e sperimentazione sembrano essere le parole chiave per descrivere il suo modo di fare musica. E non finisce qui. A proposito di testi, non mancano i temi sociali e sentimentali che conquistano il pubblico più mainstream (è il caso del successo di “It’s Oh So Quiet”) fino all’underground che la conosce da sempre. Ma procediamo per gradi.
Incide il suo primo disco alla sola età di 11 anni (l’omonimo “Björk” del 1977) – che non è formalmente riconosciuto all’interno della sua carriera discografica -, forma parte dei “Sugarcubes” con cui raggiunge la fama internazionale grazie al singolo in lingua inglese “Birthday” e debutta come solista nel 1993 con “Debut” capitanato dal singolo “Human Behaviour”.
Col passare degli anni ha acquisito maggiore notorietà anche per il suo appoggio a cause civili e umanitarie, in occasione di disastri ambientali e questioni sociali come Black Lives Matter, e del cambiamento climatico (ha collaborato con la cantante Rosalía in una canzone a difesa dei salmoni islandesi). Politicamente, si schiera apertamente con i movimenti d’indipendenza di Tibet, Kosovo, Catalogna, Isole Fær Øer (e tanti altri) come canta in “Declare Independence”.
La sua voce è ambiguamente innocente e aggressiva, al contempo esprime forti emozioni e grandi temi, nonché la forza che caratterizza un’imponente artista d’avanguardia come Björk. Buon compleanno!
Sofia Fasano