Un filo lega San Giovanni della Croce e la cantante spagnola Rosalía, e cioè il sonetto “Que bien sé yo la fonte”.
Comunemente conosciuto come il “Cantar del alma (que se huelga de conocer a Dios por fe)”, ha ispirato il testo della canzone “Aunque es de noche” del cantante di flamenco Enrique Morente di cui Rosalía ha rilasciato una cover nel 2017.
Il poema è espressione del “desiderio abissale” teorizzato da Giovanni della Croce, il desiderio più profondo dell’uomo, ovvero l’esperienza di Dio al centro dell’anima dell’individuo. Non a caso è stato composto dal santo in uno dei momenti più drammatici della sua vita, quando tra il 1577 e il 1578 fu imprigionato per nove mesi a causa del suo spirito riformista. Infatti, Juan de la Cruz, al secolo Juan de Yepes, già sacerdote, nel 1568 fondò il primo convento dei Carmelitani Scalzi quando fu accusato di apostata.
Considerato tra i maggiori poeti di lingua spagnola, la sua opera è intrisa di un profondo sentimento religioso e misticismo simbolista. Il trittico composto della parole “cántico-noche-llama” è quasi onnipresente nell’opera di Juan de la Cruz che conta l’egloga “Cantico spirituale”, una traduzione del “Cantico dei cantici” e il poema “Notte oscura dell’anima”.
Seppur in un ritmo sostanzialmente moderno, la canzone “Aunque es de noche” (titolo che riprende un refrain del componimento) non tradisce lo spirito del simbolismo cristiano del testo originale, trattando di una solitudine utile alla conoscenza di sé e solo grazie alla quale è possibile raggiungere veramente Dio.
Sofia Fasano