La tradizione gastronomica italiana si rivela molto ricca e varia, specialmente a seconda della regione; nel periodo natalizio, ad esempio, le tavole sono imbandite da dolci tipici che variano in base alla località: si pensi al panettone milanese, al pandoro di Verona, agli struffoli campani, ossia palline di pasta fritte ricoperte di miele e confetti, al torrone o al panforte senese.
Tuttavia, il dolce più rappresentativo del Natale italiano è il panettone, grazie anche alla sua origine incerta fatta di svariate ipotesi. Una delle leggende più celebri narra che la ricetta risalga al 1500, ad opera del giovane Toni, cuoco di corte per Ludovico il Moro, duca di Milano. Pare che, durante i festeggiamenti natalizi, egli non disponesse di abbastanza ingredienti per realizzare un dolce e, allora, decise di prepararne uno con farina, burro, frutta candita e uova. Il risultato fu un dolce così buono che il duca chiese di servirlo a tutti i commensali, e da quel momento il dolce venne chiamato “Pan de Toni”, da cui sarebbe nato il moderno panettone.
La vera storia del panettone sembra essere legata alla tradizione delle torte lievitate milanesi e, infatti, rappresenta il risultato di un lungo processo di evoluzione, che affonda le radici in antiche preparazioni dolciarie italiane a base di lievito naturale. Proprio nel Settecento, le famiglie nobili cominciarono a preparare dolci ricchi di frutta secca e candita.
Nel XIX secolo, il panettone iniziò ad acquisire una forma sempre più simile a quella odierna, con l’introduzione di ingredienti come burro e lievito naturale, che contribuirono a renderlo più soffice e fragrante.
Il vero boom del panettone si verificò nel XX secolo, quando la produzione industriale dolciaria iniziò a crescere. Le prime grandi aziende, come Motta e Bauducco, iniziarono a produrre panettoni su larga scala, riuscendo a distribuirli in tutta la penisola e, successivamente, anche all’estero. Questo ha contribuito a far conoscere il panettone come simbolo della tradizione natalizia italiana in tutto il mondo.
Sebbene la versione classica continui a essere la più amata, molte varianti sono emerse negli ultimi anni, come il panettone con ripieni innovativi o decorazioni artistiche. In aggiunta, è al giorno d’oggi anche tutelato da un marchio di Denominazione di Origine Protetta (DOP), per garantire che la produzione avvenga secondo le tradizioni originali.
Maria Elide Lovero
