È noto a tutti che, a Giovinazzo, ormai, da mesi, serpeggia, uno scontro inconciliabile tra le figure istituzionali al vertice del governo della città. Ne è prova il susseguirsi di contrapposizioni, a volte sommesse altre volte diffuse, per la verità poco edificanti, tra il Sindaco Sollecito, e il Presidente dell’Assemblea civica Cervone, unico esponente, in Consiglio comunale, del Movimento “Noi per Giovinazzo”. Non è chiaro quali siano gli effettivi interessi di potere all’origine di questo contrasto, acuitosi negli ultimi giorni, tanto da poter dire che le parti in causa non pare siano disposte a far rientrare la spaccatura se, come lasciato intendere dagli stessi protagonisti, la partita in palio sarebbe il rimpasto della Giunta, di già a metà del suo corso amministrativo.
L’avvio degli spettacoli e degli eventi, in programma per il periodo natalizio, alla vigilia della festività dell’Immacolata, con l’accensione in piazza dell’albero di Natale e delle luminarie, non ha mancato di segnare la ripresa delle ostilità, proprio da parte del movimento “Noi per Giovinazzo”. E, di fatto, sulla scia dello scarso apprezzamento, da parte dei più, dell’allestimento degli addobbi luminosi, il Movimento ha attaccato l’Esecutivo di improvvisazione gestionale, addebitandogli anche di non essere riusciti a dare una visione d’incanto natalizio alla città. Insomma l’apparato delle luminarie, montato nelle vie centrali, non soddisferebbe le attese, perché del tutto inefficace, soprattutto, per una attrattività cittadina e per la valorizzazione turistica del borgo. Così il tentativo di Sollecito di puntare, mediante le tante iniziative di spettacoli e le inaugurazioni di opere pubbliche, previste in questo periodo, di anestetizzare la polemica politica, allo scopo di avere una sorta di tregua, sia pure limitata sul piano dialettico, non sembra esserci riuscito. Tant’è che è apparso, piuttosto, spazientito dal radicalizzarsi, per effetto di quella aperta accusa, della sempre più offensiva politica, di cui si fa portavoce il Presidente Cervone, in seno al Palazzo di Città. A tal punto che, durante la cerimonia d’inaugurazione dell’Info-point turistico in piazza Umberto I, gli ha replicato, in chiari toni, di non essere, in alcun modo, disposto a riallineare la composizione della Giunta con l’assegnazione di un Assessorato all’alleato riottoso.
Ma come definire questo scollamento della maggioranza, costituita, da gruppi civici, interessati ad avere per lo più spazio di potere. mediante la presenza di un proprio rappresentante, nella sala comando della Giunta?
Quali sono le future prospettive di governo del dott. Sollecito che sembra assicuri di poter gestire l’ormai sfilacciata aggregazione politica, fidando su un numero di consiglieri al limite della quota maggioritaria?
A cosa porta il rischio di una crisi così lacerante che si concretizza con il ripetersi di accesi attacchi del Presidente del Consiglio contro l’azione di governo del Sindaco che, a sua volta, nutre un deciso rapporto critico verso l’antagonista a capo dell’Assemblea civica?
Non credo ci sia qualcuno che possa dare una qualche indicazione su come possa rientrare una tale profonda frizione, forse anche personale, se non si conoscono in concreto le reali cause che hanno dato luogo all’ormai chiaro dissociarsi dalla maggioranza del Movimento “Noi per Giovinazzo”, dopo oltre due anni di piena condivisione del potere.
Tuttavia sgomenta che il contrasto in essere lo si esterni in forma di scaramucce di scarsa rilevanza per quello che possono essere le pur generiche critiche che il Movimento scissionista fa in ordine al discutibile risultato gestionale prodotto finora dall’Amministrazione Sollecito.
Ma può essere che il non gradimento degli allestimenti natalizi e degli addobbi luminosi in piazza e per le vie principali, al di là di quello che è costato l’appalto, può essere preso come motivo di fondo per addebitare il prodursi di un certo declino d’immagine della città, tanto per i cittadini che per i visitatori che si trovano a venire a Giovinazzo?
Non sussistono forse tanti di quei fattori che segnano inefficienze e situazioni indecorose cui non si riesce ad eliminare per valorizzare l’identità della città?
Me ne viene una, subito, a mente: l’orologio del Municipio è inceppato da mesi e nessuno che si curi di ripararlo e renderlo di nuovo funzionante. Non è questo un fatto che dà percezione di quanto carente sia la cura e il decoro della stessa sede municipale cui sono di casa, per l’esercizio delle loro rispettive funzioni, i due contendenti?
Per contro il Sindaco, durante la cerimonia di apertura della sede dell’Info-point turistico, ora situato a fianco della Pro-Loco, nel rimarcare la mancata presenza del Presidente del Consiglio, ha appunto messo in luce l’importante valenza per il livello di qualità turistica della città di detto ufficio comunale, voluto con determinazione dalla sua Amministrazione.
A riguardo, va precisato che, nonostante trattasi di un vero e proprio ufficio comunale, l’attività di informazione e accoglienza turistica, che ivi viene a svolgersi, è assicurata, in toto, da agenti esterni, in quanto il servizio è stato appaltato alla Soc. Coop. FeArt di Terlizzi, dietro compenso annuo di € 23.700,00, oltre Iva.
Per la circostanza ritengo, dunque, ci sia poco da esaltarsi anche per quest’opera, se si considera che detto centro di accoglienza e promozione turistica fu istituito, aderendo alla Rete regionale dei Comuni pugliesi, già cinque anni or sono, mediante formale atto di Giunta (n.196 del 5.12.2019) cui era presente lo stesso Sollecito e che non ha mai funzionato sin ora. Cioè a dire, che il servizio di informazione non è stato mai attivato, nonostante fosse stata individuata come sua sede il locale di fianco all’ingresso principale del Palazzo di Città, ove è ospitato il Comitato Feste patronali.
E, comunque, non si può neppure mancare di sottolineare che per l’attuale sistemazione dell’Info-point, presso la nuova allocazione di Piazza Umberto I, n.13, resa possibile con un sostanzioso finanziamento da parte del GAL “Nuovo Fior d’Olivi”, ci sono voluti oltre due anni da quando il Comune ha incassato l’assegno di 88.230,00 Euro dal GAL (D.D. n.149 del 11.11.2022) con cui si è provveduto a ristrutturare il locale dell’Antiquarium per farlo funzionare come Ufficio di informazione turistica.
Giuseppe Maldarella