Nel dicembre 2024, sono stati ufficialmente consegnati i lavori per il restauro della Cripta dello Spirito Santo a Monopoli in provincia di Bari, un intervento che segna un importante passo verso la valorizzazione di questo prezioso patrimonio storico. La fase iniziale dei lavori si concluderà presumibilmente nella primavera del 2025. A guidare questo delicato processo di restauro è la rinomata restauratrice Nori Meo-Evoli, supportata da un progetto redatto dalla collega Carla Tomasi, focalizzato principalmente sulla conservazione degli affreschi.
La Cripta, databile tra il XII e il XIII secolo, si trova a sud-ovest della città, nei pressi del cimitero e si presenta come un luogo di grande fascino architettonico. All’interno, la cripta è suddivisa in tre navate, caratterizzate da colonne e archi a tutto sesto, chiuse da altrettante absidi. I pilastri, ognuno con un capitello unico, decorato con motivi vegetali e umani, sostengono un soffitto a crociera che conferisce alla struttura un aspetto simile a quello di una basilica.
Questo ambizioso progetto ha ricevuto un finanziamento totale di 114.350 euro, suddivisi tra 80.000 euro provenienti dalla Regione Puglia e 34.350 euro dalle casse comunali.
Il percorso di valorizzazione della Cripta dello Spirito Santo ha avuto inizio nell’aprile 2009, con l’acquisizione dell’edificio al patrimonio comunale. Nello stesso anno, grazie a una convenzione stipulata con la Fondazione Cassa di Risparmio di Puglia e la Fondazione San Domenico onlus, sono stati avviati i lavori di consolidamento della struttura.
Nel 2019, un ulteriore passo avanti è stato compiuto con la sottoscrizione di un protocollo d’intesa tra il Comune di Monopoli, il Comune di Fasano, l’Assessorato ai Trasporti della Regione Puglia, il Mibact, e le Soprintendenze di Bari, Brindisi, Lecce e Taranto. Questo accordo è finalizzato alla progettazione e realizzazione della Ciclovia Adriatica Costa dei Trulli, un percorso di turismo lento e sostenibile che includerà ben 45 attrattori presenti nel territorio, tra cui il villaggio di Lama don Angelo e la chiesa rupestre dello Spirito Santo.
Un aspetto cruciale del restauro riguarda lo studio termo-igrometrico, necessario per trovare il giusto equilibrio tra temperatura e umidità. Questo equilibrio è fondamentale per garantire la conservazione del ciclo pittorico, con la speranza che, in futuro, possano emergere tutte le immagini rappresentate, nonostante il loro inevitabile deterioramento.
Il restauro della Cripta non solo contribuisce alla conservazione del patrimonio culturale, ma si inserisce anche in un più ampio contesto di valorizzazione turistica e sostenibile, promuovendo la bellezza e la storia di un territorio ricco di tradizioni.
Antonio Calisi